lunedì 2 febbraio 2009

" la shoah negata"





la negazione della Shoah “
Ormai non finirà più di stupirci del nuovo corso intrapreso, che questo pontefice Conservatore ,sta alacremente lavorando in una direzione che mi sembra alquanto preoccupante,e su alcune sue scelte controverse,sto parlando,come avrete già capito, della Revoca della Scomunica ai quattro vescovi Lefebvreiani,riassumiamo brevemente «dal punto di visto canonico si era verificato uno scisma vero e proprio e il Papa non ha fatto altro che riammettere nella Chiesa il corpo separato “la decisione e giusta,cosi dice Padre Lombardi,portavoce Vaticano, Lo storico Andrea Riccardi, studioso della Chiesa e fondatore della Comunità di Sant' Egidio, «Che dichiarazioni così aberranti possano essere uno strumento interno al mondo tradizionalista per sabotare il processo di superamento dello scisma >,ad una più attenta lettura della decisione della revoca sentenziata da Benedetto XVI che ha rimosso la scomunica «latae sententiae» lanciata da Giovanni Paolo II il 30 giugno 1988 ,mi pervade il dubbio,che più che grande misericordia,nell’intenzione della stessa non e altro che una precisa e scaltra scelta politica e di sovranità,con questa decisione, il pontefice inibisce il rischio che i quattro vescovi ultra tradizionalisti possano procedere alla consacrazione di nuovi vescovi, un gesto che aveva messo fuori della comunione l' arcivescovo francese e le sue quattro creature episcopali. Per la Chiesa cattolica i vescovi consacrati da altri vescovi sono successori degli apostoli a tutti gli effetti, anche se illeciti perché privi dell' autorizzazione del pontefice,.con questa astuta mossa,il Vaticano si svincola dal rischio di una moltiplicazione di pastori tutti assolutamente validi,tradotto, in cambio della revoca della scomunica data ai vescovi ribelli,la chiesa si sbarazza di un pericoloso concorrente,insomma,una vil faccenda di predominio di potere temporale, non si guarda più tanto per il sottile alle peculiarità pastorali dell’ uomo che dovrebbe essere di faro e guida del buon gregge ,ma al mero numero matematico di pecorelle smarrite che i quattro “ buon pastori”possano riportare al grande ovile -
In verità i quattro esponenti della corrente del cardinale Marcel Lefebvre ,hanno messo loro dei grande paletti ,come condizione alla chiesa universale per il loro “ rientro”,e cioè la loro dichiarazione di fedeltà alla Chiesa Romana ,ma solo fino al Secondo Concilio Vaticano,perfettamente coerenti e in linea con la loro Dottrina,tradotto,gli eretici ( non sono loro)ma gli attuali Dirigenti Ecclesiastici e il loro Capo Supremo,l’attuale pontefice,tutta la Sacra Chiesa Romana ,La letteratura contemporanea e piena di aneddoti che l’arcivescovo negazionista Richard Williamson ha inondato i Media di sue esternazioni o prese di posizioni alquanto imbarazzanti per il Vaticano,riportiamone qualcuna per rinfrescarci la memoria e per capirne i suoi contenuti,e non sono leggere pagliuzze!, ma travi grandi come sequoie, «Neppure un ebreo e stato ucciso nelle camere a gas. Sono tutte menzogne, menzogne, menzogne. Gli ebrei hanno fabbricato l' Olocausto». che il Vaticano è «sotto il potere di Satana», “noi siamo Contro il dialogo interreligioso”,«Non siamo stati noi ad andare via ma il resto della Chiesa ad allontanarsi dalla verità,e altre amenità simili,personaggio da internare subito in qualche clinica psichiatrica,altro che rientro della pecorella smarrita,un lupo con la mitria sul capo,un oscurantista medievale,un ultra conservatore che vorrebbe fermare le lancette del tempo e del progresso o perlomeno temprarlo a suo uso e consumo,e davanti ad un simile scempio pseudo religioso,di indottrinamento arcaico e pericoloso per la stessa incolumità della chiesa ufficiale,giustamente la ComunitàEbraica insorge e con tutte le ragioni, la reazione più dura è arrivata dal rabbino David Rosen, presidente del Comitato ebraico per i rapporti interreligiosi. «La scelta del papa contamina la Chiesa e il Vaticano minaccia così il futuro della storica riconciliazione << Per il teologo Vito Mancuso, dell' università San Raffaele di Milano«c' è una totale mancanza di proporzione tra il rigorismo sui temi bioetici, perseguito con un' intransigenza, direi gelida nei confronti dell' umanità delle persone e del loro dolore e questa riprovevole legittimazione di un vescovo che nega il genocidio e lo sterminio di sei milioni di Ebrei » per semplificare, il Vaticano si è fatto beffa della scomunica,del ripudio e della condanna commovente ed impressionante dell' antisemitismo fatti da Giovanni Paolo II,per concludere infine,ma ne valeva la pena?,sobbarcarsi un simile e discusso personaggio,che di tutto parla,fuorché di Carità Cristiana’ e tutto rappresenta meno che la vera essenza del buon Pastore di cui come insegna il Vangelo,conduce e sorveglia il gregge affidato,affinché esse non precipitino nel baratro,Resta ben inteso che ha mio modesto avviso che tutta la Santa Sede e i suoi Vescovi e il Clero, nulla hanno in comune o da spartire con questa oltraggiosa posizione espressa da questo signore ,ma ciò non toglie loro, la responsabilità di aver riammesso e accolto nella Santa Chiesa Romana un così discusso personaggio,se non si condivide le posizioni,non si gioca nella stessa squadra ,e infine ,Si legge delusione nelle parole di Giorgio Israel, storico della Scienza alla Sapienza di Roma «Affermare che la revoca della scomunica non significa sposare le sue idee - conclude lo storico , si ispira alla morale di Ponzio Pilato» -
VS CIANURO

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